video » Sanitopoli, a luglio la sentenza?

palazzogiustiziaPePotrebbe giungere a cinque anni esatti dagli arresti eccellenti in Abruzzo, la sentenza di primo grado per il processo sugli scandali della Sanità nella nostra Regione. Lo ha lasciato intendere oggi il presidente del collegio dei giudici Carmelo De Santis nel definire i prossimi appuntamenti: entro la fine di maggio si dovranno esaurire le deposizioni dei testi di difesa e dalla prima udienza utile di giugno dovrebbe cominciare la discussione tra accusa e difesa. Una fase, questa, estremamente importante alla quale De Santis ha riservato tutto il mese di giugno. Va da se che, a questo punto, la sentenza dovrebbe giungere a luglio. Intanto é iniziata oggi una settimana particolarmente intensa con ben tre udienze, le altre due mercoledi e venerdi prossimi. Riguardo ad oggi esauriti i testi di difesa dell’ex dirigente Pierluigi Cosenza: ex componenti delle Commissioni Ispettive Permanenti ed ex colleghi, sulle domande riguardo a metodi e criteri adottati dalle Cip tanti “non ricordo”, mentre ha destato interesse in aula la deposizione di un consulente tecnico di parte, la professoressa Maria Cristina Vichi, secondo la quale nella disciplina di medicina generale riconosciuta alle strutture private della sanità non é anomalo, anzi pertinente, rintracciare schede di dismissione ospedaliera riferite a prestazioni di altra natura come cardiologia o neurologia, in quanto la Medicina Generale le contempla. A fine mattinata, poi, la dichiarazione spontanea dell’ex manager della Asl di Chieti Luigi Conga che non ha potuto partecipare all’udienza scorsa quando a deporre c’era l’ex presidente Fira Masciarelli. Ebbene, secondo Conga, Masciarelli avrebbe bluffato in particolar modo nella parte in cui rovescia tutte le responsabilità alle Asl. Dal momento in cui la Fira riceve dalla Regione pieni poteri per quel che riguarda la gestione della sanità avrebbe dovuto lei stessa controllare e del resto é specificato anche nel contratto di cessione dei crediti, in riferimento ai famosi 21 milioni che Angelini aveva fretta di incassare, nel quale si specifica che vanno depositate copie o conformi delle fatture prodotte per il pagamento alle cliniche private per cui Masciarelli non poteva non sapere. Si torna in aula mercoledì’ con i testi di difesa dell’Onorevole Aracu.


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