video » Sanitopoli, oggi Del Turco è in aula

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delturcosanitopoliOltre sette ore di arringa per Giandomenico Caiazza, avvocato di Ottaviano Del Turco, nella prima delle ultime tre udienze del processo Sanitopoli, concentrate in questi pochi giorni che restano al fine settimana, prima dell’attesa sentenza di primo grado. Un’arringa caratterizzata da una lunga premessa sul passato illustre di Del Turco, oggi presente in aula, ex segretario nazionale aggiunto della Cgil, Ministro della Repubblica, 60 anni di vita pubblica ed una carriera politica intonsa certificata, storicamente, anche dal modo in cui l’ex governatore della Regione Abruzzo, uno tra i principali esponenti del Psi negli anni di tangentopoli, uscì indenne da quel terremoto giudiziario. Di contro l’assurdità, secondo Caiazza, delle accuse di Angelini che hanno una genesi ben precisa visto che decide di collaborare con la Procura, guarda caso, in concomitanza con la notifica dell’avviso di garanzia per le indagini sulla famosa delibera 58. Da quel momento – secondo la tesi difensiva – capisce che la Procura é venuta a conoscenza delle distrazioni dai conti del suo gruppo di 60 milioni di euro e pensa che se tira fuori la storia della concussione ambientale si salva la pelle. “Ecco come nascono le infami calunnie – tuona Caiazza – di un imprenditore che decide di spolpare le sue società e si prepara la via d’uscita dalle sue attività illecite!” Caiazza illustra uno per uno tutti gli episodi concussivi sottolineando le numerose incongruità: dazioni effettuate in periodi su presunte minacce relative a vicende posteriori, deposizioni sfacciatamente concordate da parte sua, della moglie, delle sue segretarie e anche del suo autista, mancanza di corrispondenza, in molteplici casi d’incontro di Angelini con Del Turco a Collelongo, tra i riferimenti dei telepass e la reale presenza dell’ex governatore a casa, anche se, per la verità, nella ricostruzione difensiva si fa riferimento ad orari d’uscita e non d’ingresso dai caselli autostradali. Ma a proposito dei telepass e dei prelievi di Angelini Caiazza sostiene che non rappresentano la prova documentale delle dazioni ma semplicemente degli eccessivi spostamenti di Angelini da Chieti al casello di Aielli Celano (da quelle partri c’é anche una sua clinica) e della compulsiva necessità chissà per quale motivo di ritirare denaro contante. Non é stato trovato un solo euro degli svariati milioni di tangenti, dice ancora Caiazza, che per Del Turco chiede l’assoluzione con formula piena. Domani di nuovo in aula per l’arringa a difesa dell’Onorevole Aracu, in aula l’avvocato Parisi in sostituzione della Bongiorno, e a difesa di Lamberto Quarta da parte di Giuliano Milia. Venerdì mattina Carmine Verde e Cristiana Valentini arringheranno a difesa di Conga e se non ci saranno intoppi la sentenza sabato mattina, anche se qualcuno ipotizza che si possa arrivare a lunedi mattina.


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