video » Sanitopoli, il giorno di Angelini: “I pagamenti? Ad capocchiam…”

AngeliniPrestazioni accreditabili o meno, accordi transattivi, rapporti con le banche, ma soprattutto un piano ben stabilito per indurre le sue cliniche al fallimento. Il giorno di Vincenzo Maria Angelini al processo Sanitopoli a Pescara, in qualità di grande accusatore, ma anche di imputato, si concentra tutto sull’illustrazione, per molti aspetti anche fin troppo tecnicista, di quella che, secondo l’ex patron di Villa Pini, era da considerare la vicenda delle prestazioni accreditabili. Si é fatta molta confusione – ha detto Angelini – ed anche sulla famosa questione di più pazienti sullo stesso letto le cose non stanno così: in realtà si trattava di un unico paziente che passava dalla fase di acuzie a quella riabilitativa, in due differenti prestazioni e non in un’unica prestazione che veniva pagata due volte. Sul contorto sentiero degli accordi transattivi con il coinvolgimento di diversi istituti di credito Angelini va dritto al punto: Del Turco nel 2007 ordina alle Asl di chiudere i rubinetti, chiaro l’intento di portarmi al crack, il Banco di Roma che sempre mi aveva aiutato era giunto ad un punto di saturazione, anche la Barkley’s era disposta ad aiutarmi, ma prima Masciarelli e poi Del Turco fecero saltare l’accordo costringendomi a sottoscrivere un contratto con Banca Intesa. Nel frattempo riesco ad ottenere dei decreti ingiuntivi e subentra la Deutsche Bank disposta ad acquistare i famosi crediti prosoluto. La stessa Deutsche scende a patti con la Regione ed io tratto con le Asl, avevo in tasca i decreti ingiuntivi non avevo bisogno della cartolarizzazione. Sulla deregulation attraverso la quale le asl pagavano il commento colorito di Angelini – procedura “ad capocchiam” – e qui il riferimento é all’ex manager della asl di Chieti Conga che fino al 2003 liquida con costante ritardo salvo poi diventare puntuale nel momento in cui comincia ad incassare le tangenti. Su questo punto la difesa di Conga contesta, però, alcune anomalie sulle fatture dell’accordo transattivo e lo stesso Conga, tra i corridoi del Tribunale, annuncia dichiarazioni clamorose quando domani toccherà a lui deporre.


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