Ha solo accennato qualcosa nella parte finale dell’udienza di ieri ma sarà l’assoluto protagonista venerdì quando si tornerà in aula al tribunale di Pescara per il processo Sanitopoli. E’ l’ex manager della Asl di Chieti Luigi Conga, uno dei principali imputati, chiamato a completare la sua deposizione già iniziata, poi interrotta, qualche udienza fa. Sarà lui ad aprire le danze venerdì alle 9.30 agli ordini del presidente del Collegio dei giudici Carmelo De Santis ed i temi che dovrà affrontare sono i più scottanti a cominciare dal capo d’imputazione più pesante, quello della concussione. Intercettato tra i corridoi del tribunale Conga non ha voluto rilasciare dichiarazioni particolari, ma é bastata una sua mezza frase per condire di ancora più curiosità la prossima udienza – carte alla mano dirò la mia verità – ci ha riferito – e saranno in molti a tremare. Intanto riguardo alla deposizione dell’ultimo teste d’accusa, l’imprenditore Venceslao Di Persio, addebiti pesanti nei confronti dell’Onorevole Aracu, in particolare nel modo con il quale gestiva il suo ricco patrimonio e poi quel riferimento, proprio nel giorno della sentenza di condanna ad un anno ed 8 mesi, emessa nei suoi confronti dal Gup di Napoli Francesco Cananzi per tentata estorsione ai danni di Berlusconi, a Valter Lavitola, direttore del giornale “L’Avanti”, al quale Aracu aveva una gran voglia di regalare 300 mila euro per una presunta ed ingiustificata sponsorizzazione.

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