video » Sanitopoli, Aracu si difende e accusa

sabatino-aracuNon poteva certo esaurirsi in un’unica udienza il duro sfogo dell’Onorevole Sabatino Aracu, tra i principali imputati al processo sulla Sanità a Pescara, e se una vecchia legge dello sport dice che la migliore difesa é l’attacco, un uomo di sport come Aracu non poteva che far sua questa strategia scagliandosi pesantemente soprattutto verso chi ha voluto coinvolgerlo in questa inchiesta, la sua ex moglie Maria Maurizio, l’autrice dell’omonimo memoriale nel quale vengono spiegati nel dettaglio i presunti illeciti del parlamentare ovidiano, e Vincenzo Maria Angelini. Parole dure, però, anche nei confronti del suo vecchio amico l’imprenditore Di Persio e del suo principale rivale di partito Vito Domenici. Se fosse stato per me non l’avrei nemmeno candidato al pari di Daniela Stati e Peppino Tagliente, ma mi sono stati imposti a dimostrazione che un coordinatore regionale di un partito, come lo ero io, può ben poco. Nessun rapporto stretto con Masciarelli che mente – dice Aracu – quando riferisce dei due milioni di euro che io avrei chiesto tramite lui ad Angelini. Di questioni della sanità non me ne sono mai occupato, ci provai solo quando indicai Erminio D’Annunzio per ricoprire l’incarico di assessore regionale, fu silurato dopo nemmeno un anno. E poi l’affondo di Aracu per dimostrare la scarsa attendibilità dei suoi principali accusatori: “Angelini non mi ha mai tirato in ballo poi é uscito il memoriale di mia moglie e lui guarda caso ha cominciato a dire di aver pagato tangenti anche a me. Tra l’altro parla di una dazione posteriore alla campagna elettorale sbagliando riferimenti temporali.” Ma le accuse più dure sono riservate alla ex moglie, non prima di aver spiegato il perchè si sono rotti i rapporti con Di Persio: “Lo coinvolsi in un’operazione immobiliare a Celano, lui rivendette la sua quota con una plusvalenza di 8 milioni di euro senza mai corrispondermi un centesimo malgrado fossi suo socio.” Il suo rapporto con la Maurizio si é interrotto nell’estate del 2006 dopo i sempre più frequenti – dice Aracu – raptus isterici. Non l’ho mai denunciata per stalking perchè volevo tutelare mia figlia – continua Aracu – ma vi assicuro che tra messaggi minatori, volantini diffamanti e violenze anche fisiche, avrei potuto farlo. Queste sono le persone che mi accusano – dice ancora Aracu rivolgendosi al giudice De Santis in un’udienza dove più che parlare di sanità ad andare in scena é stato un vero e proprio dramma familiare.Intanto è stata rinviata l’attesa deposizione dell’ex manager della Asl di Chieti Conga che oggi, tramite il suo legale, si è reso indisponibile presentando certificato medico.


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