video » Sanitopoli, interrogato Mazzocca

bernardomazzoccaPESCARA- Bucciarelli rinuncia all’esame, l’avvocato di Conga malato, al Processo Sanitopoli al tribunale di Pescara tocca ad un altro ex assessore regionale imputato, l’ex assessore alla sanità Bernardo Mazzocca. Prima di lui, questa mattina, la deposizione dell’ex funzionario regionale Domenica Pacifico, chiamata a riferire, nel particolare la genesi della famosa delibera 1326 del 9 dicembre del 2005 nella quale si avvisavano, tra le altre cose, i direttori generali delle Asl Abruzzesi a considerare, in caso di mancata sottoscrizione del documento, gli eventuali danni per la mancata adesione alla seconda cartolarizzazione. Legata a questa deposizione quella più attesa di Mazzocca. Al suo insediamento c’é da dare seguito – come ha riferito ai giudici rispondendo alle domande dei Pm Bellelli e Di Florio- agli atti della seconda cartolarizzazione che costituisce la seconda parte di un medesimo accordo transattivo con i creditori rispetto ai debiti che al 31 dicembre del 2004 ammontavano a 1400 milioni di euro. Anche Mazzocca, come aveva fatto una settimana fa Domenici, si é soffermato sulla disastrosa situazione della sanità in Abruzzo che presentava, al suo insediamento, un tasso di ospedalizzazione tra i più alti d’Italia, 270 per mille. Nello specifico il Pm Bellelli gli ha chiesto il ruolo di Masciarelli ed i suoi rapporti con la Giunta Del Turco e Mazzocca ha specificato che Masciarelli nell’aprile del 2006 già non era più presidente Fira per via della legge sullo spoil system che consentiva al governo regionale appena insediato di fare nuone nomine nei consigli d’amministrazione dei vari enti strumentali. Tuttavia l’ingegnere teatino collaborò alla stesura del piano di rientro redatto da Mazzocca in qualità di presidente di Fira Servizi, un ente sul quale la Regione non aveva competenza. Piano di rientro necessario alla luce della diffida, come ultimo atto del Governo Berlusconi prima di essere sostituito da Prodi nel 2006, inviata alle famose 5 regioni canaglia per i conti sulla sanità tra cui l’Abruzzo. Per evitare il commissariamento si mise mano a questo documento curato per la parte economica finanziaria da Masciarelli e per la parte sanitaria da Francesco Di Stanislao, obiettivo passare da un debito annuo di 400 milioni di euro al pareggio di bilancio entro il 2010. Sempre a proosito della seconda cartolarizzazione questa riguardava solo per il 25% i crediti avanzati dalle cliniche private, mentre il restante 75% riguardava altre prestazioni ed erano tutti crediti certificati dalle Asl. Qui é intervenuto il presidente De Santis chiedendo chiarimenti sulla completezza delle certificazioni visto che, ad esempio, i controlli ispettivi delle prestazioni erano limitate al campione del 5%. Mazzocca ha riferito che si trattava di un campione idoneo secondo i parametri statistici, ma che ha voluto lui stesso modificare dal 2005 al 2007 portandolo al 50%. In chiusura di udienza il Pm Bellelli ha chiesto le ragioni per cui la Regione non dava risposte alla legittima richiesta delle cliniche private di un tavolo tecnico nel novembre del 2006, qui più che fornire precisi chiarimenti Mazzocca si é scagliato contro la Sanità Privata in genere rea, a suo dire, di aver fatto incetta di finanziamenti e pronta a fare barricate solo nel momento in cui si é prospettata una stagione di tagli obbligati: “Sono stato il primo e l’unico in Abruzzo – ha detto con orgoglio Mazzocca – ad aver tagliato le unghie alle cliniche private.” Al tribunale ora il compito di stabilire se questo é avvenuto con un paio di forbicine o con delle cesoie.


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