Il Codice di Procedura Penale non ammette divagazioni sul tema, le nuove intercettazioni segnalate dal Pm del Processo sulla scandalo della sanità Giampiero Di Florio non possono essere acquisite in base a ben due articoli, il 270, li dove il contenuto non costituisce corpo di reato ed il 130 che non consente l’acquisizione d’intercettazioni tra imputati i loro avvocati o periti di parte. Nulla da fare, dunque, per quel che riguarda il colloquio telefonico tra uno dei principali imputati di Sanitopoli, Lamberto Quarta, e ben due consulenti della difesa, immortalato dagli inquirenti che si sono occupati dell’inchiesta Ecosfera, nel quale l’ex segretario dell’Ufficio di Presidenza suggeriva di definire “stiracchiata” la foto che ritrae Angelini all’ingresso di casa Del Turco, così da metterne in dubbio la reale identità: “Non siamo di fronte a prove artatamente contraffatte” – ha precisato il presidente del Collegio dei Giudici Carmelo De Santis che dunque ha rigettato la richiesta di acquisizione. Tutto questo a conclusione di un breve dibattito in aula nel quale l’avvocato di Quarta Milia non si era detto contrario all’acquisizione a patto che venisse contestualmente acquisita un’altra intercettazione tra l’ex presidente Fira Masciarelli ed il dirigente Asl Armando Jenca nel quale si prefigurava un ipotesi di falsa testimonianza. Si ridimensiona, così, il giallo delle prove taroccate, così come si ridimensiona il giallo del giaccone di Angelini. A fare chiarezza é lo stesso ex patron di Villa Pini in una breve dichiarazione spontanea nella quale ammette di potersi essere sbagliato nel consegnare il giaccone che dice di aver indossato quel due novembre del 2007 quando si é recato a casa Del Turco, un giaccone che secondo un’indagine difensiva risulta essere stato acquistato nel 2011: “Di giacconi come quelli ne ho una dozzina – ha detto Angelini – posso essermi confuso ma é evidente la mia buona fede visto che avrei potuto sottrarre il codice a barre da dove si é risaliti all’origine dell’acquisto. Potrei individuare il giaccone giusto ma la curatrice fallimentare di Villa Pini ha messo all’asta anche il mio guardaroba” Angelini che si é poi lasciato andare ad un piccolo sfogo: “Consideri presidente anche lo stato psicologico di chi stava pensando di farla finita ed invece, con l’aiuto dei propri cari, ha deciso di denunciare Del Turco ed i suoi uomini.”

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