Prosegue al processo Sanitopoli l’esame degli imputati: oggi deposizione fiume di Gianluca Zelli, ex manager del gruppo Villa Pini e della Humangest, marchio coinvolto nell’inchiesta a causa della sponsorizzazione da 21 milioni per il team motoristico del pilota Dovizioso. Proprio su questo punto Zelli ha iniziato la sua deposizione, rivendicando la congruità della sponsorizzazione. “La cifra non è comunque esattamente quella -ha detto- ci sono da dedurre le tasse e la rinuncia ad un credito”. L’operazione, secondo Zelli è stata comunque fruttuosa per la Humangest, che -secondo l’imputato- “ne avrebbe tratto un ritorno da 140 milioni”. Passando a rispondere a domande su vicende più strettamente sanitarie, Zelli ha iniziato il suo racconto (ancora in corso) prendendo le distanze da Giancarlo Masciarelli, ex Presidente della FIRA, e parlando del suo ruolo gestionale, quando chiamato nel ruolo di manager del gruppo Villa Pini. Su questo fronte Zelli ha ribaltato le dichiarazioni di Angelini, che lo aveva accusato di “decidere tutto lui”. “Era esattamente il contrario – ha raccontato Zelli in aula – “Io ero il direttore generale, ma tutte le decisioni Angelini le prendeva in prima persona. Era…ossessivo”.
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