“Uno sciopero per il bene della scuola e per riformarla veramente”- così, con una ritrovata compatezza che ha tutto il sapore dell’evento storico, i sindacati dello sciopero generale contro la riforma Renzi. Uno sciopero come non se ne vedevano da anni e anni per adesioni e coralità sindacale: organizzato da Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals, Cobas e Gilda, contro la riforma varata dal Governo e attualmente all’esame della commissione Cultura della Camera. Anche in Abruzzo tante le manifestazioni: a scendere in piazza e in sciopero, non soltanto i lavoratori della scuola (insegnanti e personale Ata), ma anche gli studenti. Dalla nostra regione sono 22 i pulman destinati a Roma, una delle 7 manifestazioni nazionali. I sindacati chiedono di apportare modifiche al provvedimento, in particolare la stabilizzazione di tutti gli insegnanti precari, compresi quelli con 36 mesi di servizio che non sono nelle graduatorie ad esaurimento; il rinnovo del contratto nazionale, bloccato da 7 anni, e una profonda modifica dei poteri che sarebbero assegnati al dirigente scolastico.
Sciopero record: in Abruzzo adesione del 70%
I sindacati si erano dati l’obiettivo del 50%, ma dai dati parziali sembra che in Abruzzo le adesioni allo sciopero nazionale contro il ddl sulla buona scuola abbiano raggiunto “almeno il 70%”. Una ventina i pullman che sono partiti dalle quattro province per partecipare allamanifestazione di Roma ed oltre mille gli abruzzesi presenti, molti dei quali, visti i bus pieni, hanno raggiunto la capitale in macchina.
“L’Abruzzo – afferma il segretario regionale della Flc-Cgil, Cinzia Angrilli – è sempre stata una delle regioni con la più bassa percentuale di adesione agli scioperi, ma stavolta non è così, c’è un’adesione record. Ci sono diverse scuole che hanno chiuso, raggiungendo quindi il 100% delle adesioni e in molti istituti siamo arrivati a quota 98-99%. La partecipazione dell’Abruzzo è andata oltre ogni aspettativa. Avevamo prenotato i pullman, ma si sono presentate più persone e alla fine molte
sono andate in macchina”. Alla manifestazione hanno preso parte anche gli studenti abruzzesi, arrivati con tre pullman. A coordinare i lavori del palco di piazza del Popolo è stato un insegnante della provincia dell’Aquila, Claudio Di Cesare. Le assemblee che hanno portato alla protesta odierna e le iniziative legate alla manifestazione sono state promosse dalle sigle Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Fgu Gilda. “Uno sciopero – spiegano i sindacati – per il bene della scuola e per riformarla veramente: per la stabilizzazione del lavoro di tutti i precari; per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro; per rifiutare il ‘super preside’; per salvaguardare la democrazia scolastica; per una riforma condivisa della scuola”.
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