Sono esigui i numeri delle assunzioni nella scuola in Abruzzo dal prossimo settembre, con 241 immissioni in ruolo, poco più del 2% del totale nazionale. Nello specifico nella scuola materna sono state disposte solo 36 assunzioni a fronte degli 80 posti disponibili. Alle elementari su 35 posti sono 16 i nuovi maestri che conquistano il contratto a tempo indeterminato. Alle medie, con 10 insegnanti che hanno perso la cattedra, ci saranno 65 immissioni in ruolo rispetto alla necessità di 99 posti. Alle superiori 76 assunzioni, circa la metà dei 143 posti disponibili. 43 assunzioni sono state disposte poi per il sostegno e 5 per gli educatori. Va detto che sono 250 gli insegnanti precari in esubero, che hanno perso, quindi, la cattedra. Restano sospesi, poi, 36 posti da dirigente scolastico, per i quali si attende una sentenza del Consiglio di Stato sul concorso avviato due anni fa che aveva avuto lo stop del TAR. Le assunzioni, che dovranno essere formalizzate entro il prossimo 31 agosto, saranno fatte per metà attingendo alle graduatorie ad esaurimento e per l’altra metà dai vincitori del “concorsone” dello scorso anno. Il lavoro delle commissioni provinciali è volto, quindi, alla preparazione delle nuove graduatorie, perché nel caso in cui non fossero pronte, per le assunzioni si dovrebbe attingere da quelle del vecchio concorso di 13 anni fa. Resta poi da sciogliere il nodo delle assunzioni del personale Ata, bloccate in tutta Italia. Sui numeri restano fortemente critici i sindacati. Per la CGIL “le assunzioni disposte dal Ministero sono assolutamente insufficienti”, denuncia Cinzia Angrilli, segretario regionale del comparto scuola. La Angrilli ha sottolineato come sulla scuola non ci sia stata alcuna nuova assunzione ma solo una parziale copertura dei posti vacanti, mentre complessivamente – ha aggiunto – si è registrato un taglio dei posti previsti in pianta organica”.

{avsplayer videoid=6263}