Scuole: dopo i crolli arriva il ministro?

aterno2Dopo i recenti episodi che hanno interessato alcuni edifici scolastici abruzzesi, e in particolare a seguito del crollo del solaio all’Alberghiero De Cecco, a Pescara potrebbe arrivare il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, che ieri ha ringraziato il dirigente scolastico, Andrea Buzzelli, per la tempestività dell’intervento, si è informato sulle condizioni dei ragazzi rimasti feriti e ha promesso una prossima visita. All’alberghiero intanto i ragazzi delle aule interessate dal crollo, avvenuto nella Palazzina A, attendono di sapere dove svolgeranno le prossime lezioni. Per ora l’attività scolastica è ridotta, ma comunque garantita. Sul problema della sicurezza a scuola e dell’edilizia scolastica è intervenuto anche il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, che ha voluto inviare una lettera al premier Matteo Renzi: “L’attuale situazione finanziaria delle Province, e di quella di Pescara in particolare, è tale da rendere praticamente impossibile una programmazione delle priorità di intervento sui plessi scolastici finalizzate a garantire un efficace e puntuale piano di manutenzione delle strutture”. Di Marco chiede al Governo di erogare le risorse necessarie per consentire la messa in sicurezza delle scuole dell’ente, cioè oltre 5 milioni di euro. La missiva di Di Marco a Renzi arriva dopo il crollo all’Alberghiero “De Cecco” di Pescara, dove una porzione di intonaco si è staccata dal solaio di un’aula ferendo lievemente tre alunni. Sottolineando che “non si può lasciar fare al caso né continuare a esporre i ragazzi a rischi che siano anche irrisori”, il presidente della Provincia di Pescara afferma che “ormai, con estrema difficoltà, si riesce a intervenire solo in quei casi dove si manifestano episodi” come quello di ieri. “Bisognerebbe intervenire in modo sistematico – aggiunge – senza doverlo fare al presentarsi delle urgenze e delle emergenze, individuando priorità di intervento cominciando dai plessi più malridotti che devono essere resi sicuri senza ulteriori indugi”. “E’ imprescindibile – si legge ancora nella lettera – che vengano aumentate le risorse da destinare al patrimonio scolastico e, soprattutto, che si intervenga sulle regole del Patto di stabilità e sulle procedure per garantire che il processo di messa in sicurezza sia reale e rapido”. Di Marco illustra poi le “risorse immediatamente necessarie per gli immobili della Provincia di Pescara”: 600mila euro all’anno per la manutenzione ordinaria; 600mila euro all’anno per la manutenzione straordinaria; 600mila euro per il completamento revisione coperture; 800mila euro per il completamento riqualificazione impianti termici; 1,5 milioni per il completamento adeguamenti certificativi; 1,3 milioni per il completamento verifiche sismiche. Nel chiedere a Renzi di “voler portare all’attenzione del Consiglio dei Ministri la possibilità di erogare alla Provincia di Pescara le somme di cui sopra al fine di consentire la realizzazione delle primarie opere di messa in sicurezza delle strutture scolastiche”. Intanto la materna-elementare di Villa Santa Maria, dove l’esplosione della caldaia ha fatto decidere per l’allontanamento di 119 alunni, rimarrà chiusa fino a domani.  

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