Semestrale di Confindustria: Non c’é ripresa

CIAO LORENZO

confindustriaUn altro semestre negativo per l’industria in Abruzzo e a dire il vero in pochi si erano illusi di poter ottenere risultati incoraggianti nel consueto rapporto semestrale di Confindustria dal primo gennaio al 30 giugno 2014. Ci si consola con il mal comune mezzo gaudio, visto che in Italia le cose non vanno meglio, ma i segnali che destano forte preoccupazione non sono pochi. Si comincia con il rapporto, ancora una volta negativo, tra nuove imprese ed imprese che cessano l’attività (-264); le aziende non investono più; il tasso di disoccupazione é aumentato dell’1,20% e perfino le domande di brevetto sono scese, segno che anche sull’innovazione si segna il passo. Gli unici  dati positivi – ha ricordato il professor Luciano Fratocchi dell’Università de L’Aquila che come di consueto ha svolto lo studio – sono i cosiddetti rimbalzi tecnici, quelli dove, siccome più in giù non si può andare, segnano una fisiologica e timida ripresa, ma in un regime di ancora alta fiscalizzazione che costringe le aziende italiane a partire da un passo in dietro nella start-line, rispetto ai competitors europei, e ad un Pil costantemente in rosso, sperare in un risveglio va al di là di ogni più roseo ottimismo e se ci aggiungiamo, in Abruzzo, l’assoluta assenza di fibra ottica in Val di Sangro ed i collegamenti ferroviari Roma- Pescara ancora inadeguati, il quadro é completo. Per lo meno c’é sintonia tra le parti in causa sulla strada da percorrere per cercare di uscire dalla perdurante fase stagnante: “E’ necessario ora più che mai fare squadra – spiega Mauro Angelucci presidente regionale di Confindustria – noi, Regione, Credito ed Università dobbiamo lavorare insieme per individuare, compatibilmente con l’andamento dell’economia generale, percorsi che possano segnare una controtendenza.” Gli fa eco Giovanni Lolli vice presidente della regione ed assessore allo sviluppo economico: “Sono assolutamente d’accordo con Angelucci, é questo un tipo di esperienza che, ad esempio, nelle vicine Marche sta dando i suoi frutti, anche se timidi, e poi guardando alla Regione cercare di razionalizzare tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione tra Poli, Consorzi, Confidi ed Enti vari per inividuare interventi efficaci.”

 

GUARDA LA SINTESI DEL RAPPORTO – CLICCA QUI

Sii il primo a commentare su "Semestrale di Confindustria: Non c’é ripresa"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato


*