Taxi, la sentenza del Tar ed i pasticci della Regione

taxi“Con assorbimento delle ulteriori censure ne consegue l’illegittimità del provvedimento e conseguente annullamento”. Questo é quanto ha stabilito il collegio dei giudici del Tar Abruzzo, sezione distaccata di Pescara, in merito al provvedimento della Regione nei riguardi della regolamentazione di posteggio taxi e carico clienti all’Aeroporto d’Abruzzo. Un provvedimento che stabiliva, senza le dovute competenze, che in quell’area potevano operare tassisti di Pescara, Chieti e S.Giovanni Teatino. Facendo riferimento ad una disposizione nazionale dell’Enac che concede il posteggio solo ai taxi dei Comuni in cui ricade il territorio occupato dallo scalo aereo (nello specifico Pescara e S.Giovanni Teatino), ma soprattutto al pasticcio della precedente amministrazione regionale che ha preso decisioni saltando ogni più elementare forma procedurale, il Tar, in sostanza, accoglie il ricorso dell’Uritaxi, in appoggio ai tassisti di Pescara, e va oltre, annullando anche un’ordinanza del sindaco di Chieti Umberto Di Primio che ha già annunciato il ricorso in Consiglio di Stato e contro il quale si era espresso, sempre davanti al Tar, il Comune di Pescara: “Una sentenza contraria a questa – spiega Antonio Abagnale Presidente regionale di Uritaxi – avrebbe rappresentato un pericoloso precedente, perchè in ogni aeroporto italiano, cosi come dispone l’Enac, operano solo e soltanti taxi dei Comuni nei quali ricade il territorio aeroportuale, quello dell’Abruzzo era un caso anomalo ed isolato”. Ricordiamo che l’Aeroporto d’Abruzzo é per 3/4 nel territorio di Pescara e per 1/4 in quello di San Giovanni Teatino. Vinta questa importante battaglia, caratterizzata in passato anche da momenti di forte tensione, ora spetta all’attuale Amministrazione Regionale fare definitiva chiarezza: “Ci rivolgiamo al neo presidente D’Alfonso – dice ancora Abaganale – affinchè si giunga ad una procedura ed ad una regolamentazione chiara, definitiva e soprattutto nel rispetto delle regole.”

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