video » Sentenza Sanitopoli, le reazioni della politica

SANITOPOLI giudiciOttaviano Del Turco è stato un protagonista della vita politica italiana e quindi, dopo la sua pesante condanna nel processo Sanitopoli, c’era da aspettarsi una lunga sequela di dichiarazioni politiche dopo la sentenza. A dire il vero, i commenti di molti politici nazionali si sono susseguiti ben prima che il giudice De Santis leggesse il dispositivo che condannava l’ex presidente della Regione Abruzzo a 9 anni e 6 mesi di reclusione. Già, perché Sanitopoli è stato ed è un caso italiano, un caso particolare perché è anche di difficile collocazione politica, un caso dove predominano le sfumature politiche grigie più che bianche o nere E così i commenti si dividono tra coloro che mantengono un basso profilo e quelli, soprattutto coloro che da sempre sono molto vicini a Del Turco, che esprimono indignazione per la sentenza. E’ il caso dell’amico del politico marsicano, Giuliano Cazzola, ex sindacalista ed ex sindaco di Bologna, che dopo aver espresso a caldo la sua incredulità davanti alla condanna, questa mattina è tornato alla carica attaccando Pd e Cgil. “Dopo l’assurda sentenza – ha detto Cazzola – ora c’è l’assurdo silenzio del partito e del sindacato in cui Del Turco è stato un protagonista.” L’ex presidente del Senato, l’abruzzese Franco Marini, si è detto incredulo ma confida sul giudizio di secondo grado. Daniele Capezzone, Pdl, resta convinto dell’innocenza di Del Turco, mentre il leader de La Destra, Francesco Storace parla di condanna che fa impressione ma sottolinea che bisogna “evitare schiamazzi” e che non è proprio il caso “di far passare per santi i condannati”. Sandro Bondi, fedelissimo di Berlusconi ammette di non conoscere le carte del processo ma ciò nonostante dice di temere di essere davanti “ad un altro clamoroso caso di errore giudiziario”. “Mi hanno insegnato che le sentenze della magistratura si rispettano, ma trovo davvero difficile comprendere la condanna a Del Turco”. Questo il commento di Marco Di Lello, capogruppo del Psi a Montecitorio. “La sentenza su Sanitopoli è l’ennesima riprova che l’intreccio affaristico tra politica e privati è la principale causa dei mali della sanità italiana. Queste, invece, le parole di Paolo Ferrero, leader di Prc. Silvio Paolucci, segretario regionale del Pd, ha affermato che “è vicino alle persone che ha conosciuto in questi anni” ed è convinto che “dopo aver preso atto della sentenza di primo grado, ciascuna figura in campo saprà far valere le proprie ragioni in attesa della verità giudiziaria”. Il consigliere regionale di Rifondazione comunista, Maurizio Acerbo, dicendosi dispiaciuto sotto il profilo umano sottolinea comunque che Sanitopoli ha sentenziato ciò che andava dicendo da tempo. Questi sono solo alcuni degli innumerevoli interventi che si sono registrati dopo la sentenza ma tanti altri sicuramente ve ne saranno: c’è o non c’è ora il ricorso in Appello? Spesso si dice che il mondo giudiziario invada lo spazio politico ma in questa circostanza assistiamo all’esatto contrario. Tanti i commenti buttati lì in questi anni, apparentemente a caso, ma che avevano il sapore di antipasti che avevano lo scopo di preparare il palato ai commensali che si accingevano a mangiare le portate principali.


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