Servizio Idrico: l’iniziativa della CGIL

acquaSiamo oltre ogni accettabile scadenza per la riorganizzazione del Sistema Idrico Integrato. Lo dichiarano in una nota congiunta la CGIL e la FILCTEM Abruzzo, ritenendo “almeno singolare” che chi è stato chiamato, non ieri, ma 7 anni fa, ad avviare questo percorso, oggi venga a descriverci il disastro che viene consegnato al nostro territorio, senza fare alcuna valutazione sui risultati del proprio operato. “Ci riferiamo”- scrivono i sindacati- “al “super” Commissario ing. Pierluigi Caputi – già Commissario dell’ATO Pescarese (2007), in seguito Commissario Unico di tutti gli ATO Abruzzesi (2009), e, da ultimo Commissario per l’ATO unico regionale (2011) -, che, a distanza di parecchio tempo, sicuramente troppo, ha riconosciuto fondate le preoccupazioni sulle costanti e crescenti problematiche delle aziende che gestiscono il Servizio Idrico Integrato in Abruzzo, che la FILCTEM e la CGIL avevano denunciato da tempo, nell’indifferenza generale dei rappresentanti politici regionali. In verità” –prosegue la nota –”eravamo in attesa della convocazione del tavolo di concertazione permanente che le OO.SS. di categoria, unitariamente, avevano voluto ed ottenuto per la verifica della situazione societaria e finanziaria dei Gestori e per la programmazione dei piani industriali. Questo confronto poteva e doveva contribuire a definire il MODELLO ORGANIZZATIVO DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO in Abruzzo, a partire dai principi, riaffermati anche dal recente Referendum, di ACQUA BENE COMUNE e di una GESTIONE PUBBLICA del servizio realmente efficiente, funzionale ed equa del servizio. Neanche questo percorso però è stato ultimato. Da una parte sono mancati soggetti istituzionali forti ed autorevoli che sapessero svolgere con efficacia il proprio ruolo di programmazione, indirizzo e controllo, dall’altra non c’è stato l’apporto di soggetti gestori capaci, cui affidare la responsabilità di perseguire, senza escursioni affaristiche-clientelari, la gestione di un servizio pubblico essenziale secondo criteri di qualità, economicità e trasparenza. In mancanza di risposte certe, chiare e concrete, nella perdurante assenza di un reale processo di riorganizzazione “virtuosa”della gestione pubblica, qualcuno dovrà rispondere del fatto che i cittadini abruzzesi ed i lavoratori del settore, per i quali non è prevista alcuna salvaguardia, pagheranno i costi delle incapacità e degli opportunismi che hanno caratterizzato le gestioni di un bene pubblico primario. Riteniamo”- conclude la CGIL-“che dopo sette anni il tempo sia scaduto e ribadiamo che la gestione commissariale vada superata. Così come è senza dubbio tardiva la convocazione “urgente” di un Consiglio Regionale straordinario da parte del presidente Chiodi a dimostrazione della totale assenza di una effettiva politica regionale delle acque, oltre che di una visione strategica ed integrata di tutte le connessioni del settore nelle diverse aree territoriali. In questa direzione Filctem e CGIL, chiederanno un incontro urgente con la Giunta Regionale ed una audizione immediata con la Commissione Consiliare competente al fine di rappresentare ulteriormente le nostre riflessioni, valutazioni e proposte”

About the Author

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

Be the first to comment on "Servizio Idrico: l’iniziativa della CGIL"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*