Sette colpi letali per un delitto ancora inspiegabile

delitto intermesoliOra la domanda è una sola: perché? L’autopsia eseguita nel pomeriggio dall’anatomo-patologo Giuseppe Sciarra ha confermato i sette colpi inferti con inaudita violenza sulla testa di Renato Bellisari. Anche il momento della morte è risultato abbastanza circoscritto, secondo il medico legale risalirebbe al pomeriggio di giovedì, almeno 36 ore prima del ritrovamento. La vittima è stata colpita con un corpo contundente sull’osso parietale destro. Resta tutto da chiarire invece il movente di questo delitto; dall’abitazione di Bellisari non sembra manchi nulla, quindi al momento l’ipotesi della rapina finita male sembra poco plausibile. Porte e finestre non presentano segni di effrazione, dunque Bellisari potrebbe aver aperto al suo assassino, e forse lo conosceva. Il pensionato 77enne è stato trovato senza vita nella sua abitazione di Intermesoli, frazione del comune di Pietracamela (Teramo). I colpi, probabilmente inferti da dietro quando era a terra bocconi, avrebbero causato lo choc emorragico alla base del decesso. Nel corso dell’esame autoptico sono stati eseguiti anche prelievi di campioni tissutali e organici, che saranno utilizzati per gli approfondimenti tecnico-tossicologici dei Ris dei carabinieri. Il magistrato non ha concesso il nulla-osta per la sepoltura, in attesa di ulteriori eventuali necessità di carattere medico-legale. Nella caserma dei carabinieri di Pietracamela sono già state ascoltate una trentina di persone, tutte residenti ad Intermesoli, per sommarie informazioni testimoniali.

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