Sindacati: areoporto chiuso per… impresenziamento?

areoporto pescara“Mentre ci si preoccupa di mantenere gli standard necessari al mantenimento dello status di infrastruttura strategica nel Piano aeroportuale nazionale, per l’Aeroporto d’Abruzzo,che ha già subito l’azzeramento del traffico commerciale e la cancellazione del volo postale, si prospetta l’ennesimo ridimensionamento, questa volta ad opera dell’Enav, la Società che gestisce il controllo del traffico aereo”. Con questo grido d’allarme le Segreterie regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil e Ugl Trasporti Abruzzo intendono portare a conoscenza dell’opinione pubblica quello che rappresenterebbe per lo scalo pescarese un potenziale colpo di grazia: “Attualmente il controllo del traffico aereo è garantito per l’intera giornata solare, in gergo H 24. Il piano prospettato dall’Enav attraverso il proprio Osservatorio sugli Aeroporti minori prevede che detto presenziamento si riduca a 16 ore giornaliere, ovvero nemmeno lo stretto indispensabile per garantire gli attuali voli: è proprio vero che la politica dei trasporti non la fa chi ne ha responsabilità politica ed amministrativa ma è nelle mani delle Società di settore che vi operano”. Per i Sindacati “siamo di fronte ad un atto potenzialmente gravissimo che va in netta controtendenza con quello che è il progetto di riordino del sistema aeroportuale nazionale. Una Regione come l’Abruzzo, che dovrebbe fare del vettore aeronautico uno dei principali volani per la ripresa di una economia inevitabilmente legata anche e soprattutto al turismo, non può e non deve permettere che il proprio futuro sia vincolato a logiche di bilancio aziendale che tendono a scaricare sui territori deboli le inefficienze del passato”.
Per Filt, Fit, Uilt e Ugl Trasporti c’è anche lo strano silenzio della Saga su questo tema: “La Società di gestione dell’Aeroporto d’Abruzzo è certamente a conoscenza delle scelte portate avanti dall’Enav, ma non si intuisce come non alzi la voce contro tali scelte tenuto conto di quanto queste siano deleterie non solo per lo sviluppo dello scalo, ma anche per quella che è ad oggi l’esigenza operativa legata agli attuali voli”. In conclusione “come Organizzazioni sindacali cercheremo di mettere in campo tutti gli strumenti utili a salvaguardare il futuro non solo dell’Aeroporto d’Abruzzo ma dell’intera collettività. E’ possibile ragionare su una riduzione del presenziamento che però non può scendere sotto le 18 ore giornaliere, unitamente a programmi di reperibilità del personale. La speranza è che questa nostra posizione non sia isolata e venga condivisa dagli altri portatori di interesse. Tenuto conto dei silenzi di questi giorni però c’è il rischio che si sia di fronte ad un film già visto”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

Sii il primo a commentare su "Sindacati: areoporto chiuso per… impresenziamento?"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato


*