Una piattaforma dettagliata da porre al vaglio di un tavolo con il Governo Regionale, nella quale si affronta principalmente il tema dell’emergenza occupazione in Abruzzo, con dati preoccupanti che ci pongono al di sopra della media di disoccupazione nel Mezzogiorno, una revisione del Piano di programmazione 2007-2013, bocciato dalla Commissione dell’Unione Europea, ed un piano di programmazione per il periodo 2014-2020 che tenga conto delle reali esigenze del territorio. Sono questi solo alcuni punti che Cgil-Cisl-Uil pongono in evidenza chiedendo un confronto reale con la Regione: “Non si può perdere altro tempo – sottolinea Maurizio Spina della Cisl – questa Regione ha perso dall’inizio della crisi 51 mila posti di lavoro e si é raddoppiato il tasso di disoccupazione, a fronte di una situazione cosi drammatica si annunciano 100 mila nuovi posti di lavoro, ma on quali risorse? E’ giunto il momento di riaprire un tavolo di confronto serio per uscire dalle secche.” Tra le emergenze drammatiche il paradosso de L’Aquila, il cantiere più grande d’Europa dove uno dei principali gruppi industriali nel settore edile, come la Edimo, rischia di scomparire: “Dove sono i soldi della ricostruzione? – Si chiede Gianni Di Cesare segretario regionale Cgil – si parla di un miliardo di euro, ma si capisce poco come e quando questi fondi saranno riversati sul territorio. Il settore edile in questa Regione é al collasso.”