Sindaco Villa S.Angelo, sciopero della fame per la ricostruzione

sindaco biondi“Farò lo sciopero della fame fino a quando il Governo non darà risposte concrete e risorse per la ricostruzione”: motiva così la sua protesta Pierluigi Biondi, giovane sindaco di Villa Sant’Angelo, in provincia dell’Aquila, tra i comuni maggiormente colpiti dal terremoto del 6 aprile 2009. Il primo cittadino ha scritto una lettera aperta al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al sottosegretario all’Economia Giovanni Legnini, al vice presidente della Giunta regionale d’Abruzzo, l’aquilano Giovanni Lolli, e al direttore dell’Ufficio speciale per la ricostruzione del cratere, Paolo Esposito. “Le casse pubbliche sono a secco – dice – senza nuovi finanziamenti sarò costretto a sospendere l’istruttoria delle pratiche già depositate e bloccare l’iter dei nuovi progetti che sono pronti per essere presentati”. “Il tema della ricostruzione dell’Aquila e degli altri 56 comuni danneggiati dal sisma è scomparso dall’agenda nazionale, il premier Renzi non ne ha mai fatto cenno nelle priorità del proprio esecutivo, la governance del cratere è diventato un organismo autoreferenziale che ha mortificato il dibattito tra sindaci, che non si riuniscono per precisa volontà politica da circa 2 anni, e la pattuglia dei parlamentari abruzzesi si limita a enunciazioni di principio cui non seguono atti concreti”, prosegue il primo cittadino. “Nei momenti difficili servono gesti forti: arriva un punto in cui le parole non bastano più e servono esempi. Questo è uno di quelli e io non intendo sottrarmi – conclude Biondi – per questo, dopo un doloroso confronto interiore, ho deciso di dare vita a una protesta forte che spero scuota le coscienze di chi può decidere se il nostro territorio può ripartire o deve essere condannato a una lunga agonia”.

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