Sisma: stop all’autonoma sistemazione

SantAntonio Abate

progetto-case(di Marianna Gianforte) – Assistenza post sisma alla popolazione: si cambia. A marzo arriverà lo stop all’autonoma sistemazione, ossia quel contributo concesso dallo Stato alle famiglie la cui abitazione è rimasta distrutta o danneggiata. Un intervento di diversi milioni di euro al mese. Il passaggio epocale arriva a sei anni dal terremoto, un obiettivo verso il quale l’amministrazione comunale tende da tempo su sollecitazione dei vari governi che in un’ottica di spending review tende a razionalizzare le spese. Attualmente sono mille le persone che nel solo Comune dell’Aquila ricevono ancora il contributo per l’autonoma sistemazione (circa 700 nuclei familiari); 15mila, invece, sono le persone assistite, che usufruiscono del Cas, o che sono assegnatari del Fondo immobiliare e affitto concordato (le forme onerose di assistenza), oppure di un alloggio del progetto Case e dei villaggi Map (Moduli abitativi provvisori). Intanto con lo sblocco della delibera Cipe annunciato dal sottosegretario all’Economia Paola De Micheli, di recente in visita all’Aquila, con 11 milioni di euro saranno coperti i contributi di autonoma sistemazione rimasti scoperti e che riguardano i mesi da ottobre a dicembre. Circa 400mila euro, invece, le risorse recuperate da Cas non dovuto. “Un buon risultato – è il commento dell’assessore all’Assistenza alla popolazione, Fabio Pelini – visto che si tratta di soldi pubblici che torneranno ora nella disponibilità dello Stato”.

Be the first to comment on "Sisma: stop all’autonoma sistemazione"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*