video » Sixty, brutte nuove sulla via del concordato

sixtyNessun passo in avanti, anzi, semmai, un passo indietro. Nella vertenza Sixty dopo l’ennesimo “nulla di fatto” al ministero dello Sviluppo Economico, a Roma, con la griffe del tessile che, oltre a non avere presentato il nuovo piano aziendale, ha anche rifiutato di anticipare la cassa integrazione. Maestranze, sindacati ed RSU l’hanno presa malissimo. Commenti duri che, se non altro, sembrano avere ricompattato il fronte sindacale che aveva mostrato diverse crepe nelle scorse settimane con la CGIL da una parte, CISL e UIL dall’altra. Ora l’obiettivo comune è quello di fare pressing sulle istituzioni affinché convincano la Sixty ad anticipare la cassa integrazione per non lasciare sul lastrico più di 300 famiglie che dalla prossima settimana (12 aprile) dovranno rinunciare a questo sussidio vitale.
Nel mezzo di questa situazione di estrema incertezza (Newco da 50 dipendenti che non decolla, azienda “satellite” da 70 che sembra una chimera, cassa integrazione che svanisce) si inserisce l’attesa per la decisione che assumerà il giudice del tribunale di Chieti a proposito della richiesta di ammissione al concordato preventivo : 9 aprile, altra data da segnare con grande evidenza sul calendario delle maestranze Sixty.


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