Sixty: altra fumata nera nel vertice a Roma

riccardo III

SixtyFumata nera nell’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico, per la Sixty di Chieti Scalo, vertenza che sembra ben lontana dallo sbloccarsi per intero e in tempi rapidi. Grande delusione da parte dei sindacati e dai rappresentanti istituzionali, dal sottosegretario Legnini al Vicepresidente della Regione Lolli, che –al termine- hanno condiviso un giudizio di sostanziale inconsistenza delle strategie della Sixty Distribution. Non un vero piano industriale, quello illustrato dall’azienda nell’incontro, ma un timido impegno ad assorbire poco più di una quarantina di unità lavorative a regime non prima del 2017. Ma ciò che più preoccupa è che appare evidente che non esista, nei piani del gruppo, un futuro produttivo per lo stabilimento di Chieti Scalo, ma solo logistico-distributivo, a dispetto degli impegni presi in passato e soprattutto dei 263 lavoratori in esubero, la cui cassa integrazione peraltro scade l’ormai prossimo 10 ottobre. Così, mentre i sindacati si preparano a nuove iniziative di mobilitazione, Legnini e Lolli lavorano ad un incontro stringente direttamente con la proprietà cinese, sempre difficilmente raggiungibile, per capire dove siano andati a finire gli impegni presi, ma anche per illustrare le opportunità di un rilancio del progetto offerte dagli attuali strumenti agevolativi, come quelli per le aree di crisi. Il tavolo al ministero intanto è stato aggiornato al prossimo 29 settembre, una sorta di ultima spiaggia, a pochi giorni dalla mobilità dei lavoratori.

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