Sixty, Ok della CGIL all’accordo

sixtyCHIETI – Infuocata assemblea dei lavoratori questa mattina alla Sixty di Chieti Scalo. Da sciogliere c’era il nodo dell’accordo presentato giovedì scorso a Roma nel Ministero dello Sviluppo Economico. Un piano presentato per sommi capi dai vertici aziendali che aveva trovato la firma solo di Cisl e Uil. Oggi la decisione delle RSU CGIL. L’indicazione della maggioranza è stata quella di firmare l’accordo di programma, anche se restano fortissimi dubbi sul piano industriale. La mobilitazione dunque, è stato annunciato, non finisce. “Firmiamo solo perchè dobbiamo firmare” sembra essere la posizione maggiormente diffusa davanti ai cancelli. Solo accettando l’accordo, infatti, per i lavoratori dell’azienda tessile la cassa integrazione straordinaria viene garantita per un altro anno. La preoccupazione, e tanta, resta comunque per il destino delle oltre 200 persone che non saranno comprese nella new company prevista dall’accordo. Circa 70 persone saranno assorbite nella newco, altrettante in una società satellite. La gestione dei marchi Energie, Miss Sixty, Refrigiwear e Murphy and Nye verrà mantenuta per cinque anni, rinnovabili per altri cinque. E il mercato di riferimento sarà quello italiano. Un piano che non convince la Cgil anche per i metodi con i quali le trattative sono state condotte. Il prossimo vertice a Roma, intanto, è previsto tra il 3 e il 7 marzo, quando il piano sarà definitivamente presentato presso il tribunale di Chieti. Per solidarizzare con gli operai della Sixty questa mattina ai cancelli dell’azienda era presente anche il segretario nazionale di Rifondazoine Comunista Paolo Ferrero, a Chieti per la campagna elettorale in vista delle prossime elezioni politiche.

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