“L’anticipazione della cassa integrazione è indispensabile per governare rabbia e disagio” : è il passaggio – chiave della lettera che CGIL, CISL e UIL hanno inviato al Tribunale di Chieti, ai commissari giudiziali e all’azienda per chiedere un incontro urgente per definire la possibilità di attivare la misura di sostegno a favore dei lavoratori della Sixty di Chieti Scalo. La lettera è stata scritta dopo che ieri, nel corso dello sciopero di 4 ore con manifestazione davanti all’azienda, la tensione era salita alle stelle: c’era stato il blocco dell’accesso per coloro che stavano entrando al lavoro e c’era stato anche chi aveva proposto di continuare la protesta ad oltranza. Il motivo scatenante, naturalmente, è rappresentato dalla cassa integrazione in deroga che non si sa se verrà pagata e quando. Le acque sono state calmate da un incontro con il direttore del personale della Sixty e, come detto, dalla lettera inviata ai commissari giudiziali per cercare di ottenere la cassa integrazione in deroga. Due massimo tre giorni di tregua, poi la rabbia si trasformerà in protesta ad oltranza.
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