Per la vertenza Sixty si torna a Roma il 4 aprile per sedersi ancora una volta attorno al tavolo del ministero dello Sviluppo Economico e per esaminare il piano di rilancio che presenterà la griffe del tessile conosciuta in Italia e nel mondo. Un’assemblea propedeutica ci sarà giovedì prossimo, convocata da CGIL, CISL e UIL che sono anche fortemente preoccupate per la cassa integrazione in deroga. Mancano i fondi, ed è un problema non solo per la Sixty, come spiegato in un’altra assemblea che si è svolta questa volta su convocazione della sola RSU della CGIL.
Una scelta che è stata mal digerita dalle altre sigle sindacali (CISL e UIL) sempre più convinte che spaccare il fronte in questa delicatissima situazione non favorisca il buon esito della vertenza. Ma anche la stessa segreteria provinciale della CGIL comincia ad essere divisa sulle strategie da portare avanti nell’immediato futuro. Resa dei conti interna e stracci che potrebbero nuovamente volare nell’assemblea di giovedì, come sofferta vigilia di una Pasqua che è già avara di sorprese positive per le maestranze Sixty.

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