“E’ incredibile: nel rispondere ad una interrogazione del sottoscritto sui motivi che hanno indotto la Responsabile del DSB di Lanciano, dr.ssa Rosa Borgia, ad interrompere senza alcun preavviso e senza alcuna comunicazione agli utenti i Servizi di ADI (Assistenza Domiciliare Integrata), che portò alla protesta pacifica del 07 Marzo 2013 a Lanciano, Chiodi nega, con un “triplo salto carpiato di argomentazioni”, che questa interruzione sia avvenuta. Lo denuncia in una nota il Consigliere regionale dei Verdi Walter Caporale, che a Chiodi consiglia:” Lo vada a dire alle decine di persone che il 07 Marzo 2013 erano a protestare al DSB di Lanciano e di cui si è occupata la cronaca giornalistica di quest’ultimo mese, in pena per i propri cari gravemente malati e non autosufficienti”. Tenendo conto solo degli aspetti economici dell’assistenza sanitaria, si stanno compiendo “veri e propri soprusi a danno dei cittadini. Si grida ai quattro venti che i conti tornano: certo, mandando la gente ai cimiteri i conti tornano”. Caporale aggiunge: “Voglio fare una provocazione suggerendo al Presidente del Consiglio dei Ministri di cancellare totalmente le pensioni, l’assistenza sanitaria, la scuola pubblica: i conti torneranno e la crisi passerà. Chiodi nulla dice sui criteri e motivazioni adottati per tagliare, nulla dice sulle valutazioni (?) delle oltre 1.000 cartelle sanitarie avvenute in un lampo, non cita gli Accordi di Programma tra ASL e Comuni per garantire l’assistenza sociale e sanitaria addossando sic et simpliciter le responsabilità ai Comuni, nulla dice sul dimezzamento dei fondi regionali al PLNA (piani locali per la non autosufficienza) e soprattutto tace sulla disperazione che sta portando nelle case degli abruzzesi, in questo caso dei lancianesi, già colpiti dalla malasorte con propri cari non autosufficienti da accudire giornalmente con sacrifici, economici e morali, enormi”.