Sospiri chiede le dimissioni del Sindaco di Montesilvano

Caro Direttore,
il sindaco di Montesilvano Di Mattia ha perso il senso del ruolo istituzionale che ricopre, ossia quello di primo cittadino rispettoso delle leggi dello Stato italiano.
Ferma restando l’enorme ipocrisia che circonda il fenomeno della prostituzione, non ritengo concepibile che un sindaco venga a proporre di aprire sulla nostra costa i ‘garage del sesso’, una proposta assurda per un sindaco del Partito Democratico, lo stesso partito perbenista che ogni giorno lancia strali contro il Presidente Berlusconi e la vicenda delle éscort.

A questo punto mi attendo lo sdegno delle associazioni femministe, del movimento ‘Se non ora quando’, dei partigiani, mi attendo manifestazioni di piazza contro un sindaco che ha offeso la dignità di tutte le donne.
Il Pdl, dal nostro canto, chiede le dimissioni immediate del sindaco Di Mattia, evidentemente inadeguato alla carica che ricopre, e gli consigliamo un trattamento sanitario obbligatorio per riprendersi dallo stress che lo ha colpito.

Seppure fosse una boutade estiva, tanto per guadagnare qualche riga sui giornali, ritengo inaccettabile lo scivolone del sindaco Di Mattia, sindaco della quinta città d’Abruzzo. Inaccettabile per il pessimo servizio offerto in piena stagione estiva alla sua città che ha una chiara vocazione turistica, facendo sapere a tutti che a Montesilvano c’è il fenomeno della prostituzione che è impossibile da debellare, pessimo biglietto da visita per qualunque territorio e per i suoi cittadini che dovrebbero sdegnarsi.
Non solo: siccome non è stato capace di sconfiggere la malattia, il sindaco Di Mattia ha deciso di gettare le armi, di arrendersi e allora crea le condizioni affinchè prostitute e clienti possano almeno lavorare comodamente, in sostanza riaprendo le ‘case chiuse’, una soluzione che giudica anche ottima, forse ignorando le leggi in vigore, e soprattutto senza rendersi conto che spesso le prostitute che vediamo in strada esercitano il ‘mestiere’ non per scelta, ma perché obbligate da aguzzini.

Ora, ferma restando l’ipocrisia che certamente aleggia sul fenomeno della prostituzione, mi sembra fuori da ogni grazia l’idea che un sindaco abbia finanche solo pensato di adottare una tale soluzione amministrativa.
Un sindaco, quale rappresentante delle Istituzioni, ha il dovere morale di continuare la sua lotta ferale contro tale fenomeno che offende la dignità stessa della donna e mi chiedo come sia possibile che tutte le Associazioni sempre pronte a denunciare e a chiedere il rogo per il Presidente Berlusconi per la vicenda delle éscort, non siano ancora scese in piazza contro chi ha offeso il decoro delle donne, mostrando un’assoluta assenza di rispetto verso il genere femminile.

Mi chiedo dove siano le femministe, le esponenti dell’Associazione ‘Se non ora quando’, i rappresentanti dell’Anpi, gli altri esponenti del Pd scesi in strada migliaia di volte contro Berlusconi.
Mi chiedo quale sarà la reazione del perbenista Partito Democratico dinanzi a un’uscita che è improponibile per chi riveste un ruolo istituzionale di tale rilievo come quello di sindaco. Se un solo esponente del Pdl, di quarta o sesta fila, avesse osato avanzare una tale ipotesi, sarebbe già stato condannato senza appello.
Il Pdl chiede formalmente le dimissioni del sindaco Di Mattia che evidentemente non è in grado di svolgere il ruolo per cui ha chiesto la fiducia della popolazione.

Si porgono distinti saluti
Lorenzo Sospiri – Coordinatore provinciale Pdl Pescara

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