A seguito della lite con sparatoria avvenuta oggi pomeriggio a Pescara, la Polizia del Capoluogo adriatico ha arrestato un uomo di 33 anni, Fabio Quintiliani, con l’accusa di porto e detenzione abusiva di arma da fuoco. E’ anche indagato per ricettazione e minaccia aggravata. In base alla ricostruzione del personale della squadra volante e della squadra mobile, dirette rispettivamente da Alessandro Di Blasio e Pierfrancesco Muriana, Quintiliani, che era in compagnia del padre, avrebbe discusso con un albanese per questioni economiche cioe’ per un credito dell’albanese nei suoi confronti e poi avrebbe esploso un colpo un colpo di arma da fuoco ad altezza uomo per intimidirlo. A questo punto si sarebbe allontanato da via Colle Renazzo, dove e’ accaduto l’ episodio, per essere poi rintracciato dalla Polizia e condotto in Questura. Su indicazione dell’avvocato di Quintiliani gli agenti hanno tracciato l’arma utilizzata per esplodere il colpo. Si tratta di una Beretta 22 semiautomatica che e’ risultata rubata nel 2002 a Civitanova. Quintiliani l’aveva nascosta a casa di un parente, che era all’oscuro di tutto, in via Rubicone. L’arrestato e’ ai domiciliari in attesa della direttissima. Il pm che sia e’ occupato del caso e’ Mirvana Di Serio. Sul posto e’ intervenuta anche la polizia scientifica che ha esaminato il bossolo. Ad allertare la polizia subito dopo il fatto e’ stato il figlio dell’albanese.