Inquietante episodio la notte di Capodanno a L’Aquila. Due colpi di pistola sono stati esplosi verso una abitazione privata in Via dei Colatori a Coppito. Nell’edificio vive la famiglia della giornalista aquilana dell’emittente TvUno Daniela Braccani. Al momento degli spari, circa un quarto d’ora prima della mezzanotte erano in casa oltre alla collega anche i genitori, il fratello e la fidanzata, che si trovavano in cucina. I proiettili sono stati sparati ad altezza d’uomo nel soggiorno. In un primo momento si era pensato a proiettili vaganti esplosi per festeggiare il nuovo anno. Il rinvenimento di bossoli di un’arma di grosso calibro e i primi rilievi balistici della Polizia, che segue le indagini, sembrano smentire questa prima tesi e aprire risvolti più inquietanti alle indagini. Sembra che la giornalista, alla quale va tutta la nostra solidarietà, avesse subito in precedenza telefonate anonime.

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In una nota l’Ordine dei giornalisti commenta che questo episodio “desta sconcerto, preoccupazione e allarme. E’ la prima volta che all’Aquila si verifica un fatto di tale portata contro un giornalista. L’Ordine, a nome dell’intera categoria e facendosene interprete, si stringe attorno alla collega e alla redazione di TvUno, con la ferma determinazione di far sentire loro piena solidarieta’ e totale vicinanza, nella riaffermazione del diritto ad esercitare in liberta’ il dovere di cronaca e di critica”. Un invito viene poi rivolto alle autorita’ competenti “affinche’ sia fatta chiarezza sulle ragioni di un attentato che provoca inquietudine nella collettivita’ aquilana e nella comunita’ dei giornalisti abruzzesi”. Il Presidente dell’Ordine, Stefano Pallotta, informera’ dell’accaduto il direttore dell’Osservatorio Ossigeno, Alberto Spampinato, che si occupa dei giornalisti italiani minacciati dalle mafie, in modo tale che “anche gli organismi nazionali siano vigili su quanto accade in una citta’ in piena fase di ricostruzione post-terremoto e nella quale l’emittente TvUno esercita un ruolo fondamentale di informazione sulla trasparenza dei processi di riedificazione”.