Sta bene ed è già tornata a casa dopo essere stata dimessa dal Policlinico “Gemelli” la prima trapiantata di fegato abruzzese che ha beneficiato del Programma “Trapianto epatologico” siglato nei mesi scorsi tra Regione Abruzzo e l’ospedale romano. Circa venti giorni fa, presso l’ospedale di Teramo, era stata ricoverata una donna di 48 anni, colpita da epatite fulminante. Prontamente trasferita con l’elisoccorso nel Centro di Rianimazione del Policlinico Gemelli, dove era giunta in stato di iniziale coma epatico. Dopo poche ore, grazie alla rete di emergenza coordinata dal Centro Nazionale Trapianti, diretto dal dottor Alessandro Nanni Costa, si e’ reso disponibile un donatore in un ospedale padovano. Questo ha permesso all’equipe del Centro Trapianti del Gemelli, diretto dal professor Salvatore Agnes, di effettuare il trapianto e salvare la vita alla giovane donna. Dopo un regolare decorso post operatorio, la paziente e’ stata dimessa dal Policlinico romano con completa guarigione chirurgica; ora seguirà un programma di controlli coordinato dagli epatologi abruzzesi. Si tratta del primo importante risultato della Convenzione firmata nei mesi scorsi tra il Policlinico Gemelli e la Regione Abruzzo, nel cui territorio non viene effettuata attività di trapianto epatico. L’accordo prevede che il Programma “Trapianto di fegato” venga gestito dal Centro di Coordinamento Trapianti dell’Aquila, diretto dal professor Antonio Famulari, gli interventi vengono effettuati al Policlinico Gemelli di Roma.