Sulmona: nessuno vuole la centrale Snam

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metanodotto Si è tenuta ieri a Sulmona un’assemblea pubblica nella quale si è discusso della contestata realizzazione della centrale e del metanodotto del gas della Snam. Presenti, oltre ai rappresentanti del coordinamento interregionale ‘No Tubo’, i vertici della Regione Abruzzo. Il presidente della giunta regionale, Luciano D’Alfonso, ha annunciato che oggi chiamerà il viceministro dello Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, “per chiedere che la Conferenza di servizi del 30 settembre venga sconvocata” ribadendo il “no alla centrale a Sulmona”.  Il coordinamento interregionale contrario al Metanodotto Brindisi-Minerbio sulla dorsale appenninica e alla centrale di compressione del gas di Sulmona ha chiesto di “Revocare la conferenza dei servizi sulla centrale Snam di martedì prossimo, pena il blocco dell’intero progetto”. Un’assemblea, quella di ieri, partecipata e animata, con gli ambientalisti a sottolineare il buon lavoro che l’attuale governo regionale sta portando avanti per trovare soluzioni alternative all’attuale tracciato. In sala amministratori e rappresentanti istituzionali dei Comuni coinvolti dal tracciato del metanodotto, sindaci e consiglieri del territorio peligno, consiglieri regionali abruzzesi, molisani, umbri e marchigiani, oltre ai rappresentanti del fronte del no con le tante associazioni ambientaliste e dai tanti comitati cittadini. Nel corso del suo intervento il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, ha annunciato che al viceministro Claudio De Vincenti chiederà la revoca della conferenza dei servizi del 30 settembre, dalla quale potrebbe arrivare il via libera definitivo al progetto. Il vicepresidente della Giunta, Giovanni Lolli, ha illustrato le possibili alternative. L’allarme è arrivato dall’onorevole di Sel, Gianni Melilla, il quale ha ricordato le tante novità in arrivo sul fronte governativo per quanto riguarda la politica energetica, normative che prevedono che gli enti locali siano tagliati fuori da ogni decisione sulla localizzazione di nuove centrali energetiche e dei relativi tracciati. Un secco no al Metanodotto è arrivato dalle senatrici Paola Pelino (Fi) e Stefania Pezzopane (Pd), assieme all’onorevole umbro Walter Verini, all’assessore regionale all’Ambiente Mario Mazzocca, al coordinatore del fronte del no Alfredo Moroni, al presidente del consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio e al sindaco di Sulmona Peppino Ranalli. “Siamo pronti a sostenere con forza il no al metanodotto – ha detto il primo cittadino – oggi ho visto unità d’intenti, una voce unanime che ci fa andare avanti con maggiore convinziuone”. Mario Pizzola dei Comitati cittadini per l’ ambiente, ha chiuso ricordando che “il tempo stringe e che mancano meno di otto giorni alla conferenza dei servizi. Perdere la battaglia sulla centrale significa perdere l’intera guerra sul metanodotto, iniziata più di sette anni fa”. 

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