Fra errori, veleni, astensionismo e una grande tragedia, le elezioni di Sulmona non saranno facilmente dimenticate dalla città. Spetterà ora innanzitutto al nuovo Sindaco Peppino Ranalli rimarginare col contributo del tempo le ferite ancora aperte. A partire da quelle interne alla sua coalizione, nonostante le quali la città ha premiato la proposta del centrosinistra e tutto sommato valorizzato le tanto contestate primarie. Per Ranalli la vittoria sarà la miglior medicina, anche per avviare, come annunciato un rapporto dialettico con la minoranza, in particolare quella che fa riferimento al cartello sceso in campo con il candidato defunto Fulvio Di Benedetto. “Dopo una dura campagna elettorale- ha detto- è il momento di collaborare nell’interesse della città. Nelle scelte da intraprendere non sarò autoreferenziale, ma ascolterò anche i partiti e le liste civiche, a partire naturalmente da chi mi ha sostenuto. Nel centrodestra ci si lecca le ferite e si fa autocritica per una divisione letta in questi termini dalla senatrice Paola Pelino: “Il risultato di oggi dovrebbe far riflettere sull’errore che è stato compiuto nel non convergere su La Civita, la cui proposta rappresentava e rappresenterà anche dalla minoranza, una vera possibilità di cambiamento per il centrodestra e per la città di Sulmona. Ovviamente sono pronta a mettere a disposizione del Sindaco e di Sulmona il mio impegno in Parlamento”.

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