Tagliacozzo, la pioggia notturna complica le operazioni

esplosione tagliacozzoDopo una nottata di pioggia, Tagliacozzo si è svegliata in una giornata tipicamente autunnale, fredda e umida. A San Donato è il giorno dopo la tragedia nella fabbrica pirotecnica. In città la gente si interroga su cosa sia potuto accadere; intanto, nella prima mattinata, in Comune, si è svolta una riunione fra tutte le forze presenti sul posto, per decidere come operare sull’area dell’esplosione. Da Siena è arrivato il perito nominato dalla procura di Avezzano, il maggiore dei paracadutisti Paride Minervini, esperto balistico che già nel 2006 si era occupato dello scoppio della fabbrica di fuochi d’artificio di Cerchio, dove morì una persona e tre rimasero ferite. Il fatto che tutta l’area sia impregnata di pioggia non dovrebbe facilitare le operazioni di bonifica intorno ai due corpi individuati e per la ricerca del terzo disperso: spetterà infatti agli artificieri capire se tra le sostanze sparse sul terreno ce ne siano anche alcune particolarmente pericolose per l’innesco con l’umidità. I corpi da recuperare sono quelli di Antonio Morsani, Antonello D’Ambrosio, e del figlio del titolare Sergio Paolelli, Valerio. In ospedale ad Avezzano sono ancora ricoverati per ferite lievi due operai della fabbrica, l’algerino Kedhia Sofiani, e il napoletano Onofrio Pasquariello. Sciolto in serata il dilemma della presunta presenza sul luogo di un misterioso tecnico tedesco: si tratta di Aurelio Chiariello, chimico di origine catanese ma residente in Austria, per questo soprannominato ‘il tedesco’. Anche lui è ancora ricoverato in ospedale.

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