Dietrofront del Governo Renzi: nella seduta di ieri del Consiglio dei Ministri tra le molte questioni affrontate e/o rimandate c’era anche il futuro del Tar di Pescara salvato dal rischio smantellamento paventato nei mesi scorsi. La sezione distaccata del Tribunale Amministrativo del capoluogo adriatico, dunque, grazie ad una norma introdotta e votata nella seduta del pomeriggio di ieri continuerà ad operare garantendo un servizio territorialmente importante. Una notizia accolta con soddisfazione tra gli altri dalla senatrice del Nuovo Centro Destra Federica Chiavaroli, dall’esponente abruzzese di Sel Gianni Melilla, mentre in quota Pd a commentare positivamente l’esito della lunga e delicata vicenda è Vittoria D’Incecco. La sede pescarese del Tribunale Amministrativo, dunque, è salva: la sua chiusura è definitivamente scongiurata, la sua operatività garantita. Istituita nel 1977 come sezione staccata del TAR L’Aquila, con Decreto del Presidente della Repubblica del 24 gennaio, dal 2005 la sezione pescarese è ospitata presso il moderno complesso del Palazzo di Giustizia. Uno smantellamento contro il quale l’intera classe politica regionale si era azionata forte del sostegno ricevuto, nel corso della lunga battaglia, anche da molti esponenti di spicco del mondo accademico, giuridico e sociale del comprensorio pescarese: una coralità della protesta che ha premiato l’Abruzzo e la sua giustizia amministrativa, un dietrofront del Governo Renzi che fa tirare un sospiro di sollievo anche ai dipendenti della sede a rischio smantellamento fino a 24 ore fa.
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