Tasse Pescara, l’accordo e il gioco delle parti

Pezzopane un giorno da pecora

Comune PEArmiamoci e partite, che poi vi raggiungiamo. Suona un po’ così quanto accaduto oggi al Comune di Pescara, dove era stata annunciata una conferenza stampa congiunta maggioranza-opposizione per dire ai cittadini che la politica i sacrifici non li chiede solo a loro, ma per una volta è pronta a metterci del suo, grazie ad un accordo trasversale. Al’incontro però erano presenti solo maggioranza e 5 Stelle. Facciamo un passo indietro: era successo che ieri, lavorando sul senso di responsabilità diffusa dei consiglieri e nell’interesse di cittadini, l’aula aveva detto sì all’emendamento presentato dal Movimento 5 Stelle allo scopo di calmierare la scure dell’addizionale Irpef. Il prelievo è stato reso più sostenibile grazie all’ampliamento della fascia di protezione per i ceti svantaggiati, portata a 16.040 euro. Il percorso di equità fiscale consentirà di aggiungere 2000 persone alla fascia critica già esentata. I soldi? Arriveranno da più parti, ma in pratica la borsa è la stessa, e avrà i cordoni ben tirati almeno per un anno, avverte il sindaco Alessandrini. Comunque: all’attivo ci sono: -20% di indennità agli assessori, riduzioni allo staff del sindaco e ai consiglieri, blocco degli impegni di spesa. Ma attenzione, nessun miracolo: il predissesto non è affatto scongiurato, forse solo procrastinato. Aver inaugurato la politica della condivisione non significa affatto ripianare d’un colpo i debiti (ereditati dalla passata amministrazione, ricorda il sindaco Alessandrini). Magari sarà per questo che i consiglieri d’opposizione, invitati a partecipare alla conferenza stampa, hanno preferito declinare l’invito e convocarsene una in proprio. Distinti e distanti, quasi a ribadire che l’unica cosa che hanno in comune…è il Comune.

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