Teatro: Prima nazionale per il ” Don Giovanni” del TSA

GeremiaMancini

Preziosi AlessandroDebutto in Prima nazionale al Teatro Gentile di Fabriano per la nuova produzione del Teatro Stabile d’Abruzzo, coprodotto con Khora.teatro, “Don Giovanni ” di Molière interpretato e diretto da Alessandro Preziosi, con Nando Paone nel ruolo di Sganarello . Traduzione e adattamento sono di Tommaso Mattei ; le scene sono curate da Fabien Iliou e i costumi da Marta Crisolini Malatesta .Le luci Valerio Tiberi . Le musiche sono di Andrea Farri e la supervisione artistica di Alessandro Maggi con Preziosi e Paone sul palco  Lucrezia Guidone, Barbara Giordano, Roberto Manzi, Daniele Paoloni, Daniela Vitale, Matteo Guma.”In una società – spiega Alessandro Preziosi – che oramai, sembra implorare la finzione per raggiungere la felicità convivendo nella costante messa in scena di sentimenti emozioni, anche famigliari, il Don Giovanni di Molière smaschera questo paradigma di ipocriti comportamenti, di attitudini sociali figlie di una borghesia stantia e decadente!! Divenendo il maestro inimitabile della mimesi. Accumula, dunque, Don Giovanni su di se, come una cavia, l’ipocrisia del mondo, e diviene consapevolmente la vittima sacrificale e contemporanea della società in cuì vive. In sostanza, il personaggio letterario, che attraverso questo sacrificio continua ad essere mito dell’individualismo moderno finisce per immolarsi, rifiutando la misericordia divina, per il pubblico di oggi, e per questo rimanendo mito del ventunesimo secolo; non rimane che sperare che questa spettacolarizzazione dei vizi dell’anima crei nel pubblico, indispensabile per il nostro Don Giovanni, un contraccolpo di reale riflessione sul senso e il mistero della vita: la salvezza dello spirito è radicalmente legata alla nostra autenticità. Quale migliore augurio per il teatro di oggi”.Il Don Giovanni di Molière – prosegue Preziosi – è un testo eccezionale che suona ancora oggi come attuale senza aver accumulato nel tempo un grammo di polvere, ma è anche un’opera misteriosa e sublime, dal genere “unico” sotto molti punti di vista, soprattutto dal punto di vista stilistico: una commedia irresistibilmente atipica rispetto alla vasta produzione del commediografo francese, una tragedia quasi Shakespeariana con una trama apparentemente poco lineare, e personaggi e caratteri in apparenza incredibilmente distanti fra loro.In questo nuovo adattamento ci si è proposti in linea con l’allestimento proposto di realizzare un copione dal carattere spiccatamente “postmoderno” e cinematografico, che conferma il piacere agli affezionati della prosa, ma capace di introdurre degli elementi che attivano il pensiero, come ad esempio l’episodio introduttivo del duello con il Commendatore, matrice di tutta la vicenda narrata.La lingua – conclude Preziosi – è usata al servizio dello spettacolo con il preciso intento di sposare lo scorrere dell’intrattenimento con un discreto mimetismo dei contenuti, assecondando organicamente una struttura bizzarra in cui commedia e tragedia si succedono quasi senza preavvisi.”

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