Si aprirà il 18 settembre del prossimo anno il processo a carico dell’ex manager della Asl di Teramo Giustino Varrassi e di altre sette persone nell’ambito dell’inchiesta su auto blu e vicenda Robimarga. Ieri il Gup del tribunale di Teramo Domenico Canosa ha deciso di rinviare tutti a giudizio al termine di una lunga udienza preliminare. Le accuse sono di truffa, peculato e abuso d’ufficio per Varrassi; truffa e peculato per il suo ex autista Giovanni Lanci; abuso d’ufficio per il direttore sanitario Camillo Antelli, così come per l’ex direttore amministrativo Lucio Ambrosi, il dirigente dell’ufficio personale della Asl Maurizio Di Giosia, il dirigente dell’ufficio tecnico Corrado Foglia e il direttore del presidio ospedaliero Gabriella Palmeri. Nessuna richiesta di rito alternativo, l’udienza si terrà in composizione collegiale. Varrassi e Lanci sono accusati di truffa e peculato per aver fatto uso personale dell’auto di servizio. Nel procedimento parallelo, quello del caso Robimarga, l’urologo ex assessore comunale all’urbanistica già condannato a tre anni ed otto mesi per gli stessi reati, per il Pm Davide Rosati la commissione disciplinare della Asl (composta dai 5 indagati) avrebbe indebitamente sospeso la procedura disciplinare a carico di Robimarga, scaturita dalla sospensione imposta dal Gip, per consentirgli di acquisire l’incarico di responsabile dell’unità operativa semplice dipartimentale di urologia endoscopica a Giulianova. Nel procedimento si sono costituite parte civile l’Asl e tre medici di urologia che si ritengono lesi dalla nomina di Robimarga a Giulianova.

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