Teramo: i Francescani se ne vanno, chiude S.Domenico

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Chiesa S.DomenicoA metà settimana i Frati Francescani dell’Immacolata hanno lasciato la cura della chiesa di S. Domenico a Teramo, quella della parrocchia di Rapino e della Cappellania di Rocciano (frazione di Teramo) di cui erano amministratori. La decisione è stata del Commissario Apostolico che ha disposto la chiusura della “Casa Mariana di Teramo”. La chiusura della Comunità si è resa necessaria per la “diminuzione dei Frati e per la partenza di alcuni religiosi” che si sono trasferiti in Nigeria e nelle Filippine; così è venuto meno il numero minimo per la costituzione di una “Casa Mariana”. Il vescovo di Teramo – Atri, monsignor Michele Seccia, ha delegato il parroco della Cattedrale di Teramo, don Aldino Tomassetti, per le “consegne di rito”. I Frati Francescani erano arrivati a Teramo nel 2007, a seguito della convenzione stipulata con la Diocesi di Teramo – Atri ed avevano assicurato la cura pastorale della Chiesa di San Domenico e successivamente anche quelle di Rocciano e Rapino. Per effetto di tale situazione non prevista, la Chiesa di S. Domenico resterà temporaneamente chiusa in attesa di trovare una soluzione che assicuri il ripristino dei servizi anche nelle chiese lasciate scoperte. Sarà mia premura, nonostante le difficoltà siano tante a motivo della scarsità di sacerdoti, verificare le possibili soluzioni atte a riaprire appena possibile la Chiesa di S. Domenico ed assicurare la cura pastorale alle comunità di Rocciano e Rapino. Ringrazio profondamente i Frati Francescani dell’Immacolata e i loro superiori per il prezioso servizio reso alla Comunità della Chiesa di San Domenico ed alla Diocesi, consapevole che continueranno a fare bene nei luoghi dove il loro Ordine li vorrà destinare” – ha commentato il vescovo, monsignor Seccia.

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