I servizi dei Centri per l’Impiego della Provincia di Teramo tornano in primo piano. Anche perchè le ultime vicende che hanno segnato il destino di Teramo Lavoro e dei dipendenti della società in house dell’Ente ne hanno compromesso ovviamente qualità e gestione. La Provincia intanto, raccolta l’indisponibilità dei dirigenti a prendere in mano il controllo di Teramo Lavoro, cerca esperti capaci di relazionarsi con le problematiche del Fondo sociale europeo. L’intento è quello di costituire graduatorie ad hoc per valutare figure capaci in materia di programmazione, gestione, monitoraggio e controllo e per i servizi specialistici dei Centri per l’Impiego della Provincia di Teramo. Ma questa notizia ha mandato su tutte le furie i sindacati. In particolar modo Monia Pecorale della CGIL, e Fabio Benintendi della CISL: ” dichiarando che, se la Provincia ha deciso di bandire ulteriori nuovi avvisi per diverse figure professionali, da impiegare nel settore lavoro e nei centri per l’impiego. La CGIL e la  CISL di Teramo esprimono la più profonda contrarietà. Per questa ragione, daremo seguito alle impugnative individuali dei lavoratori, richiederemo anche  l’intervento all’Ispettorato del Lavoro di Teramo e alla Procura della Repubblica per verificare la legittimità di quanto intrapreso dalla Provincia con gli attuali bandi, ed infine alla predisposizione dei decreti ingiuntivi per le mensilità non ancora erogate. Come si può pensare, infatti, di garantire lo stesso servizio essenziale erogato fino ad ora, utilizzando il personale in maniera occasionale visto che non ci sono più ben 110 dipendenti?” Da parte delle organizzazioni sindacali, si porranno in essere tutte le azioni di contrasto ritenute idonee. Il Presidente  Catarra faccia chiarezza, una volta per tutte, se ritiene conclusa o meno l’esperienza di Teramo Lavoro srl “.

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