TERAMO. Le motivazioni della sentenza del processo per la morte di Melania Rea hanno destato più di una sorpresa. Si pensava ad una moglie succube di Salvatore Parolisi ed invece dalle motivazioni si evince l’esatto contrario. Subito dopo la pubblicazione dei motivi che hanno portato il giudice monocratico, Marina Tommolini, a prendere la decisione di condannare all’ergastolo Parolisi, gli avvocati hanno preferito non commentare il provvedimento. Evidentemente non certo perchè non volevano esprimere il loro pensiero ma più semplicemente perchè volevano studiare bene le carte. Infatti, lunedì prossimo, alle 11, presso il Caffè Grand’Italia in piazza Mariri della Libertà, gli avvocati difensori di Parolisi, i legali Walter Biscotti e Nicodemo Gentile, terranno una conferenza stampa nel corso della quale commenteranno la sentenza di condanna dell’ex caporal maggiore alla pena detentiva più pesante. I due avvocati, oltre a preannunciare ricorso in Corte d’Appello, esamineranno le oltre 70 pagine di motivazioni del giudice Tommolini. Una conferenza stampa molto attesa dove, c’è da giurarci, non mancheranno spunti interessanti. C’è anche da dire che Parolisi ha letto le motivazioni della sentenza di condanna al carcere a vita dietro le sbarre di ‘Castrogno’. A consegnargliene copia sono stati i legali difensori che subito dopo la conferenza stampa di lunedì torneranno a visitare il loro assistito. Nel leggere spezzoni del provvedimento di condanna, il sottufficiale dell’esercito non avrebbe fatto commenti, ne’ si sarebbe lasciato andare a sensazioni aperte e manifeste interiorizzando le proprie emozioni.
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