Teramo: Nuovo brutto colpo per le casse del Comune

Teramo centro storicoNell’ultimo consiglio comunale a maggioranza è passato uno
degli argomenti che in queste ultime settimane ha tenuto banco a Teramo e cioè
l’imponente debito di 21milioni e 300mila euro, dovuto ai 153 mutui,
mutui che ieri il Consiglio comunale ha deciso di rinegoziare, e che dovrà
pagare fino al 31 dicembre del 2044. La rata semestrale che per i 153
mutui il Comune di Teramo sborsava era di 901mila euro: appena attivata la
rinegoziazione la rata scenderà per il primo anno a 234 mila e diventerà poi di
400mila euro l’anno. E’ ovvio però che a fronte di ciò ogni mutuo trasla
la scadenza di 12 anni rispetto al previsto e che la spesa globale di interessi
che le generazioni future pagheranno è di circa 7 milioni di euro in più. In
pratica, Teramo oggi ha un debito di circa 30 milioni di euro. Ma proprio in
questa giornata sul comune si è abbattuta anche la sentenza della Corte
di Cassazione che impone il pagamento di una cifra cospicua, di un milione e
250 mila euro per un esproprio del 1968, mai pagato. Si tratta della
controversia su piazza Sant’Anna, che vede il Comune contrapposto a due
privati, in sostanza il debito, che inizialmente ammontava a circa 70
milioni di lire, negli anni è lievitato, arrivando a questa imponente cifra.
Adesso il Comune ha intenzione di fare appello cercando di far valere il
diritto all’usocapione, ultima occasione per poter sperare in un
ribaltamento della sentenza ed evitare un nuovo esborso che si andrebbe a
sommare l’imponete debito in fase di rinegoziazione.

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