A Teramo un nuovo caso che testimonia i lunghissimi tempi di attesa all’Ospedale Mazzini «Nove mesi per una risonanza magnetica per mia sorella disabile». Questa è la dura denuncia pubblica, di un cittadino di Pineto, Adriano De Sanctis, affidata alle pagine di Facebook. Una denuncia che parte dall’amore per sua sorella Jasmina, trentasettenne, disabile al 100%, costretta a fare un esame per un problema all’addome che si presenta piuttosto serio. «Ho chiamato il Cup – spiega De Sanctis nel post su Facebook– e mi hanno dato la prenotazione, all’ospedale di Teramo, tra ben 9 mesi, una tempistica troppo lunga sia per la natura del problema sia per le condizioni di mia sorella. Saremo quindi obbligati a rivolgerci ad una clinica privata, a pagamento, dove i tempi sono molto più celeri. Fortunatamente me lo posso permettere, ma penso a chi non può e soprattutto alla differenza di tempistica tra il pubblico e il privato. Continua poi nel post che: «E’ vero che in Abruzzo abbiamo risanato il buco economico della sanità, ma questo non dovrebbe avvenire a discapito dei malati e delle famiglie che li assistono».

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