Recuperare parte dell’imponente struttura dell’ex Ospedale psichiatrico di Teramo, per ospitarci un centro di documentazione di storia della psichiatria. Questa è la proposta presentata dall’Università di Teramo che ha individuato nella parte sud-ovest dell’ex manicomio, il corpo di fabbrica da adeguare solo sotto il profilo sismico e strutturale per coronare il progetto culturale su cui l’Ateneo ha recuperato e valorizzato ben 22mila cartelle cliniche prodotte dal 1881 al 1998, anno di chiusura del manicomio, che hanno configurato ognuna una sorta di “piccolo romanzo”, specchio fedele della mentalità, dei progressi e anche delle inadeguatezze della scienza medica, delle trasformazioni sociali, dei cambiamenti prodotti dai grandi eventi, ma anche dalla ‘scusa’ che la struttura psichiatrica costituiva per il regime fascista, sotto il profilo del controllo sociale.

di Federico Di Luigi