Fanno sentire anche la loro di voce, i balneatori del tratto sud del litorale pescarese, aggiungendosi alle associazioni ambientaliste in “guerra” contro il progetto MON.ITA della ditta Terna che prevede il passaggio di un cavidotto partito dal Montenegro e destinato ad arrivare in Italia, precisamente a Pescara (nella zona del Fosso Vallelunga). Questa mattina, alla vigilia della Conferenza dei Servizi indetta per martedì prossimo, 16 dicembre, presso gli uffici della Direzione Marittima, balneatori e residenti ( riuniti in un’associazione spontanea e apolitica sorta un anno fa circa) hanno spiegato alla stampa ” il senso di smarrimento e disorientamento che si prova ogni giorno non sapendo cosa accadrà, quando e in che misura”. Per tutti parla, anche al nostro microfono, la titolare di un lido, Clementina Rocco: ” Abbiamo eccepito molte questioni legali e ambientali – ci spiega- ora speriamo solo di poter prendere parte, anche solo per ascoltare cosa verrà detto, al tavolo di martedì prossimo. La nostra unica speranza – conclude- è che a Pescara non accada ciò che è accaduto in Montenegro dove il passaggio del cavidotto della Terna ha cancellato interi paesi di pescatori snaturando, per sempre, una meravigliosa realtà turistico-balneare”.