Terna: Febbo, Fi: “Il Pd dice un’altra verità”

tralicciIl Presidente della Commissione di Vigilanza del Consiglio regionale, Mauro Febbo, è intervenuto con una nota sul contestato elettrodotto Villanova–Gissi. “Qualcuno sta provando a raccontare un’altra verità – scrive Febbo – e mi riferisco in particolare al Pd che oggi sbandiera la propria contrarietà a questa come ad altre opere, ma le cose stanno diversamente. E’ una caratteristica tipica del centrosinistra che, come accaduto in passato, preferisce scaricare le responsabilità o ancor peggio omettere, producendo atti che poi non vengono pubblicati. Del resto il lupo perde il pelo ma non il vizio: della Determina “scovata” in questi giorni, la n.130 del 19/11/2008, sul Bura non c’è nessuna traccia… L’oggetto della Determina n.130 (del 19/11/2008) è la Valutazione Ambientale Strategica alla Pianificazione elettrica in attuazione del Protocollo tra Regione e Terna. Su questo atto, firmato dal Direttore regionale e quindi formalmente dirigenziale, verrebbe scaricata ogni responsabilità sulla situazione attuale e sulle attività in corso. Quindi la politica, secondo qualcuno, non ha avuto nessun ruolo se non marginale. Niente di più falso. Dalla semplice lettura della Determina stessa, è possibile rilevare come si siano susseguite numerose riunioni, ben 8 tra il 22 novembre 2007 e il 19 settembre 2008, alle quali parteciparono numerosi rappresentanti della Regione, di vari assessorati e di Terna, per cui risulta assolutamente impensabile che i componenti della Giunta regionale non avessero condiviso né i contenuti, prima, né gli esiti dopo gli incontri. Inoltre va sottolineata la natura politica dell’iter seguito dalla Determina dirigenziale, preceduto dalla Delibera di Giunta Regionale n.753 del 30 Luglio 2007 (è o non è un atto politico?) con la quale venne approvato il Protocollo di Intesa proprio tra Regione e Terna. Come sottolineato la Determina non è mai stata pubblicata, così l’iter è proseguito in sordina e al momento del nostro insediamento non potevamo esserne a conoscenza. Ma del resto – conclude Febbo – non ci si potrebbe aspettare diversamente da chi si è sempre distinto per incoerenza. Un esempio emblematico riguarda il Centro Oli di Ortona, rispetto al quale tutti (nel centrosinistra) si proclamavano contrari omettendo però un “piccolo” particolare rappresentato dalle 12 autorizzazioni regionali 2007/2008 (Governo Del Turco) e 4 provinciali (Governo Coletti)”.

 

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