In decine sono tornate da tutta Italia. non solo per testimoniare, ma per ricostruire. In due giorni le donne “TerreMutate” sono tornate a riempire L’Aquila di temi forti e scomodi: i territori e i corpi violati, ma anche di una nuova idea della città all’insegna della bellezza, della cura, del desiderio. Hanno riempito sabato e domenica le quattro stanze di dibattito e riflessione, scelte tra i luoghi della zona rossa, e piazza duomo, sabato sera in un happening di festa. Quest’anno in realtà, pur ancora tra le macerie, qualcosa da festeggiare c’è davvero. E’ infatti arrivata la metà dello stanziamento dei tre milioni di euro per la realizzazione di un centro antiviolenza. Il Comune ha già individuato due strutture per le donne. La scuole materna di viale Duca degli Abruzzi potrebbe ospitare una parte delle attività. Ma la vera casa delle donne sarà l’ex Convento di Santa Teresa a via Roma, una struttura comunale, un palazzo prestigioso e sufficientemente ampio per accogliere un luogo distintivo e innovativo per le politiche delle donne.

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