Nonostante la totale adesione allo sciopero di quattro ore, che nella giornata di ieri ha visto coinvolti i 300 dipendenti della Thales Alenia Space, che hanno tenuto un presidio davanti ai cancelli dello stabilimento aquilano, l’azienda ha fatto partire ugualmente la procedura per l’attivazione della cassa integrazione.
I lavoratori hanno manifestato contrarietà al ricorso, per 13 settimane, alla cassa integrazione ordinaria che sarebbe determinata dal mancato finanziamento del programma Cosmo SkyMed.
La procedura riguarda 80 dipendenti del sito presente nel capoluogo abruzzese.
Ma la mobilitazione dei lavoratori dell’Alenia riguarda anche altri stabilimenti italiani: il prossimo 17 giugno è in programma un’iniziativa nella sede di Roma dove la cassa riguarda 190 lavoratori, mentre il 26 si terrà il tavolo nazionale con i vertici aziendali richiesto dai sindacati che attendono risposte anche da Governo e Finmeccanica.
Complessivamente tra le sedi di L’Aquila, Roma e Milano il ricorso agli ammortizzatori sociali riguarderebbe circa 350 persone.
Una situazione preoccupante per la quale la senatrice del Pd Stefania Pezzopane, dopo aver incontrato i lavoratori, ha annunciato la presentazione di un’interrogazione parlamentare sulla vertenza per la quale richiederà la firma anche di altri parlamentari delle altre regioni nelle quali sono presenti i siti Thales Alenia.
“Il governo – sottolinea la Pezzopane – va sollecitato affinché sostenga il rafforzamento del settore spaziale nazionale e in particolar modo il progetto Cosmo SkyMed. Non è pensabile – aggiunge la senatrice – che l’azienda ricorra alla cassa integrazione o altre soluzioni che disperdano capacità e professionalità importanti, ma va avviato un confronto tra azienda, governo e Finmeccanica per far rispettare gli accordi presi”.