Tornareccio: boom di presenze per “regina di miele”

Tornareccio regina di mieleLa salvaguardia dell’ambiente passa anche attraverso quella delle api, indicatori importanti della salubrità dei territori , la loro presenza permette di verificare se un luogo è habitat ideale per la vita delle persone e degli animali . In Abruzzo ci sono 45 mila alveari per un totale di 550 apicoltori, il 35 per cento dei quali trae reddito in prevalenza da questa attività. Tornareccio è la patria delle api e del miele a livello nazionale e anche quest’anno ha calamitato l’attenzione e richiamato oltre 15 mila visitatori in occasione della dodicesima edizione di ” Tornareccio , regina di miele”. Nei vicoletti del centro storico del paese della provincia di Chieti , sapori e profumi mescolati ad arte, storia e cultura hanno visto protagonisti il miele ed altri prodotti della tradizione locale quali mozzarelle, salumi, olio e tante altre tipicità del territorio che strizzano l’occhio all’Expò 2015. Letteralmente assediata dai fan Licia Colò, la madrina della manifestazione che attraverso i media è tornata a lanciare l’allarme sul rischio sopravvivenza delle api, insetti messi a dura prova dai mutamenti climatici, dalle malattie ed dall’inquinamento . In un anno in Italia il numero degli insetti si è dimezzato. Una cifra enorme con rischi gravi per i delicati equilibri dell’ecosistema e per il ciclo naturale, con danni economici stimati intorno ai 250 milioni di euro. In Italia l’apporto economico dell’attività delle api al comparto agricolo è di circa 1.600 milioni di euro l’anno. Gli oltre venti apicoltori di Tornareccio producono il 10% del miele nazionale , miele di qualità , spesso biologico che riscuote successi a livello internazionale . Tra le aziende che una settimana fa si sono aggiudicate le “tre gocce d’oro” a Castel San Pietro Terme , al concorso ” Grandi mieli d’Italia” c’è la Adi Apicoltura dei fratelli Fabio e Piero Iacovanelli, azienda biologica certificata nata nel 1858. Una passione tramandata di generazione in generazione che ricorda che in Abruzzo la produzione di questa prelibatezza risale a tempi lontanissimi. Il miele è uno dei pochi alimenti che subisce una manipolazione minima da parte dell’uomo prima del confezionamento. Il paese e’ patria di grandi produttori e di geniali innovatori. Qui è nato il ‘nomadismo’, originale modalità di produzione che, grazie allo spostamento continuo degli apicoltori e degli sciami alla ricerca delle piantagioni migliori in vari posti d’Italia, permette una grande varietà e quantità di mieli monofloreali: acacia, agrumi, arancio, castagno, ciliegio, eucalipto, girasole, lupinella, millefiori, sulla, tiglio, timo, millefiori di montagna con molteplici effetti benefici per la salute tanto che i medici ne consigliano il consumo quotidiano.

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