Tornimparte, vive nel garage con 2 bambini

TornimparteAhmed Lafsahi ha 37 anni e vive da 26 in Italia. Precisamente da 20 anni a Tornimparte, un paese a diversi di chilometri dall’Aquila e a migliaia dalla sua città natale in Marocco. A fargli da abitazione uno scantinato ammuffito e annerito dall’umidità, senza metano e senza caldaia, la cucina adibita a camera da letto per uno dei figli, inondata di odore di gas che esce dalle bombole. Uno spazio angusto che la moglie Fatiah cerca di mantenere il più possibile igienico e ordinato. Ma è difficile rendere dignitoso un luogo che non è abitabile. E’ così che la Asl (che di recente ha fatto due sopralluoghi al locale) ha definito il garage in cui Ahmed è confinato con la moglie 29enne e i due bambini di 7 e 4 anni. A marzo la famiglia sarà sfrattata perché Ahmed – unico a lavorare come commerciante ambulante di abbigliamento – non può permettersi di pagare l’aumento dell’affitto che la padrona di casa gli ha chiesto. Per uno scantinato. A seguire la situazione di Ahmeed – che è uno dei casi di disagio sociale in cui si trovano famiglie non solo di stranieri all’Aquila – è il consigliere straniero Gamal Boichaib, che si appella alla sensibilità del Comune di Tornimparte al quale chiede di mettere a disposizione della famiglia uno dei Map (le casette di legno post-sisma) disabitati e tra l’altro a rischio di diventare obsoleti dopo sei anni dalla loro realizzazione. Ma bisogna fare presto perché marzo è vicino.

(di Marianna Gianforte)

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