Nell’ottava edizione, quella del trentennale della scomparsa di John Fante, il festival che la sua terra d’origine, Torricella Peligna, gli dedica, è più carico che mai di significati, di valori e di importanza. Un appuntamento letterario ormai definitivamente decollato, a cui il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito una propria medaglia di rappresentanza. E l’edizione 2013 del Festival letterario “Il Dio di mio padre”, sotto la direzione artistica di Giovanna Di Lello, si arricchisce anche del patrocinio dell’ambasciata statunitense. Numerose, nella tre giorni che va dal 23 al 25 agosto, le anteprime nazionali. Tantissimi gli eventi inediti e gli ospiti importanti, di livello nazionali ed internazionali. A Partire dai figli dello scrittore italoamericano Dan e Victoria Fante. Quest’ultima è stata protagonista di un reading delle lettere sui bambini napoletani che il padre le scrisse nel 1957 quando era in Italia a lavorare come sceneggiatore per Dino De Laurentiis.
Altro ospite d’eccezione del Festival è lo sceneggiatore Frank Spotnitz, sceneggiatore della serie culto X-Files e grande estimatore dell’opera di Fante.
Di elevatissima qualità stilistica, ha dichiarato il presidente della giuria il professor Francesco Durante, le opere finaliste del premio. Vincitore è stato il romanza della pesarese Simona Baldelli “Evelina e le fate”. Premio “Betoniera d’oro”, per gli italiani che più si sono distinti all’estero, a un grande fumettista, nonché disegnatore della locandina del festival, residente da anni a Parigi ma originario di Quadri, Tanino Liberatore.

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